Un segreto per vivere liberi è imparare ad accettare l’ansia e riconoscere i pensieri che la generano.In questo articolo avrai informazioni importanti su come individuare le cause della tua ansia e poterla accettare .
I sintomi dell’ ansia sono solo una conseguenza dello stato ansioso e dei pensieri che portano a stare male.
La defusione è il contrario di fusione , semplicemente , si riferisce al principio per cui ogni qual volta proviamo emozioni negative , ansia e panico ,si innesca un meccanismo del tutto naturale in cui ci fondiamo letteralmente con quello che stiamo pensando .
Per essere maggiormente precisi , ci fondiamo con il pensiero o l’emozione che emerge nella nostra mente , in quel preciso istante .
Questo fenomeno diventa problematico quando il pensiero in questione rappresenta una paura , o un pensiero destabilizzante facendoci entrare “con tanto di scarpe” all’interno della nostra visione .
Vivere i pensieri in prima persona è una condizione naturale , e come abbiamo frequentemente detto, la sensazione di pericolo che genera la reazione lotta e fuggi è una difesa , che soprattutto in passato a garantito la sopravvivenza dell’ uomo .
La fusione cognitiva è essenzialmente il fatto di amalgamarsi con i pensieri convincendosi che sono veri e entrando in una dimensione temporale di “quel posto in quel momento” indifferentemente che si tratti di passato o futuro distaccandosi dall’ unica condizione che possiamo gestire il QUI E ORA.
Fondendosi e amalgamandosi con i pensieri e il nostro chiacchiericcio interno , come abbiamo appena imparato si diventa emozionalmente protagonisti delle paure o dei fallimenti , di tutte quelle proiezioni che cerchiamo disperatamente di negare, quindi questo diventa un PROBLEMA per la nostra mente.
Accettare l’ ansia :Problem Solving a volte un vero problem!
Nel momento in cui abbiamo un problema , per esempio la lavatrice perde acqua, a quanti di noi è capitato .La nostra mente , che è una incredibile MACCHINA PER LA RISOLUZIONE DEI PROBLEMI ci suggerirà in base alla nostra esperienza umana , o meglio , casalinga di chiudere l’acqua e risolvere momentaneamente il problema.
E fino quì nulla di sbagliato , quando avviene un evento nel nostro mondo esterno, si escogita un modo per aggirare il problema .
Il vero problema è quando un fatto una persona o l’emozione che si genera diventa qualcosa da aggirare, generando dolore e disagio .
Ed ecco che la nostra macchina si mette in funzione e indica il sistema o l’espediente per evitare l ‘ostacolo .
Questo diventa il vero problema l’ evitamento cognitivo e esperienziale per scappare da emozioni o situazioni che per qualche motivo o conflitto ci creano dolore e disagio.
Logicamente nel quadro generale di situazioni con sintomi ansia aggirare il problema non serve , può dare un sollievo nell’immediato ma il problema si ripresenta, si rischia di impoverire la vita privandosi di partecipazione e condivisione il soggetto attua un distacco dai suoi valori e obbiettivi ,fattori questi ultimi che determinano una vita ricca e di soddisfazione.
L’esempio più classico è la persona che soffre di presunta agorafobia , e per evitare di trovarsi in imbarazzo subendo una crisi di panico in pubblico decide di evitare ogni ambiente nel quale una via di fuga sembra non esserci.
Come risultato niente più cinema o teatro , niente viaggi in treno e in autobus e di frequente nemmeno in auto temendo di rimanere bloccato nel traffico .
Come si evince questo rappresenta una limitazione della propria libertà e della vita in generale.
Ma come attuare la defusione?
Come defusione si intende il distacco dai pensieri , l’azione di riportare il focus dei pensieri su quello che siamo e facciamo nel hic et nunc ( quì e ora).
Eliminando le connessioni ,molto spesso negative del fatto reale di vivere nel passato o nel futuro .
Quante volte capita di pensare a quello che devi fare frà un’ora , o domani ,della bolletta che potrebbe arrivarti da pagare o la stessa paura fomentata dai media per quanto riguarda il terrorismo .
Anche se esistono presupposti che “qualcosa possa avvenire” , non è avvenuto ma la mente nell’istante in cui si fonde con queste paure e pensieri produce emozioni a seconda di come l’evento è vividamente o meno vissuto ,provocando reazioni chimiche che portano di seguito a disagi e sintomi spiacevoli , ansia e malessere. 🙁
Il primo passo secondo la mia esperienza da ex ansioso è quella di notare la parte di te che pensa e quella che osserva il fatto stesso che pensi , ovvero di creare distanza dal pensiero .
Si tratta di non respingerlo , lottandoci ti ci aggrappi maggiormente, La Miglior strategia è quella di osservarlo e accettarlo per quello che è .
Il pensiero è utile ?
Chiedersi se quell’idea o emozione è utile per avere una vita felice e appagante oppure no, valutare quante volte in passato ci si è fusi con questi pensieri e come è andata , cosa è accaduto a quali azioni ci hanno portato.
Non sono un medico , parlo per la mia esperienza personale , lo scopo di quello che dico è di intrattenerti e di suggerire una riflessione , del male non può farti. 🙂
Un abbraccio amichevole Andrea.