Ansia di settembre il distacco dai figli.
A settembre quando inizia la scuola si creano delle situazioni ansiose nei genitori che per la prima volta si distaccano dai loro figli per portarli all’asilo o a scuola la prima volta, per certi versi è come se , abituate ad averli sempre accanto tagliassero in senso letterale il cordone ombelicale che li lega emotivamente.
Questa situazione ansiosa si mostra già mesi prima , in coincidenza con i preparativi per l’inizio di questa importante fase dei loro piccoli , generando vere e proprie crisi di ansia , pianto e nervosismo .
Questo evento che genera ansia viene percepito come un vero e proprio taglio netto , quasi come una violenza.
La cosa più importante di tutto questo è che il bambino , nel contesto si accorge e percepisce l’ agitazione ansiosa della mamma , che molto spesso si estende a tutta la famiglia.
E di conseguenza esso impara a percepire il pericolo nel mondo esterno al quale si affaccia collegandolo all’inquietudine della madre * , e vede questa sua nuova libertà , invece che un’avventura, come un atto di tradimento verso la madre.
*I bambini creano la loro personalità dopo i 6-7 anni , ma in realtà la loro mente è attiva e assorbe ogni sensazione e messaggio recepito dal mondo circostante , si pensa che già nei primi anno di vita quando si trovano a dover affrontare qualsiasi esperienza essi cercano lo sguardo della mamma o del babbo , come parametro per giudicare l’evento , se vedono uno sguardo arrabbiato capiscono che è male , se sentono una voce sofferente e impaurita capiscono che bisogna aver paura ecc…Per esempio non so se vi è capitato ( a me si, essendo padre) di vedere un bimbo cadere a terra , la prima cosa che fa è guardare i genitori o gli adulti vicini , se rileva spavento e agitazione , comincia a piangere , se vede calma e magari un bel sorriso si alza e ricomincia a giocare.
In realtà anche se involontaria l’ ansia materna crea un blocco nelle emozioni del figlio che non si permette di vivere con curiosità e spontaneità la nuova avventura ed esperienza della crescita. Non potendo così creare delle sue sensazioni relative all’ambiente che incontrerà , ma vivendo le emozioni ereditate dalla madre e dalla situazione come credenza limitante.
Quali sono le cose da non fare?
- Esprimere insicurezza del chiedere conferma dell’affetto al bimbo.
- Parlare della paura del distacco davanti ad altri e al bimbo
- Volerlo convincere per forza che starà bene , quando lui non si pone il problema
- Giustificarsi
- Mostrarsi addolorati e spaventati al distacco.
Cosa fare.
Cerca di conoscere il posto dove lo manderai , la conoscenza riduce la paura dell’ignoto e quindi l’ansia.
Festeggia questo evento come fosse un grande traguardo.
Fai domande su i suoi compagni su cosa ha fatto in modo curioso , come se fossi stupito di questa “grande avventura “che lui stà vivendo.
Cerca di vedere la crescita di tuo figlio e sii felice nel vederlo con gli altri , vedere che egli socializza e riesce a cavarsela è per te un grande successo.
Liberamente tratto da “Conoscere e vincere l’ansia-Edizioni riza“
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