La pandemia causata dal covid19 ha dato vita ad una serie di eventi stressanti a tante persone.
Penso a chi si è ammalato, a chi ha perso i propri cari, a quando siamo rimasti chiusi in casa, ai bambini ed al personale sanitario che ha dovuto fare un lavoro estenuante. Ognuno a modo suo ha vissuto lo stress e le situazioni complicate, purtroppo non è ancora finita. Dunque ho deciso di formulare una guida, articolata in più punti, per chi purtroppo sta ancora subendo lo stress pandemico.
Sommario dei contenuti
Cos’è lo stress da pandemia?
La situazione di emergenza sanitaria ha comportato diverse situazioni che ci hanno creato stress. Durante il primo lockdown tante persone ne sono state vittima, abbiamo dovuto rivoluzionare tutto: il lavoro, la famiglia e la nostra vita sociale. Si doveva stare in casa per il bene di tutti ma molte persone hanno vissuto una situazione stressante. La stessa situazione si è nuovamente venuta a creare successivamente, quando per via delle zone rosse molte persone non hanno potuto lavorare né vedere i propri cari.
In molti casi il problema è dato da ansia e paura relative al contagio, alla limitazione delle libertà personali, al fatto che delle volte le restrizioni paiono inutili ma anche dalla continua emissione di decreti e cambi di colore delle regioni. C’è poi la perdita del proprio senso di sicurezza, delle proprie abitudini, l’aver perso il lavoro o l’aver perso una persona cara.
Purtroppo se trascurato può cronicizzarsi trasformandosi in smarrimento, confusione, attacchi di panico, stato di ansia generalizzato ed agorafobia.
Quali sono i sintomi dello stress da covid?
Si sono riscontrati sopratutto:
- agitazione
- ansia
- sbalzi di umore
- rabbia
- rifiuto del problema e/o delle norme imposte
- rassegnazione
- apatia
- irrequietezza
- insonnia
- tachicardia
- mancanza di appetito
- capogiri
- ipertensione
Questi sono tutti i classici sintomi da “attacco e fuga” che è una reazione naturale del nostro corpo in caso di pericolo. Quando però il pericolo non si vede o non possiamo ben identificarlo insorge uno stato di ansia e di disagio.
L’attesa e l’incertezza non fanno che aumentare il problema.
Il tutto è stato molto improvviso: la pandemia ci ha messi di fronte ad un’alta probabilità di morte ed alla perdita delle nostre libertà creandoci angoscia. C’è da sottolineare che ci sono persone più fragili, o più esposte al problema, che possono maggiormente esser soggette a questi problemi:
- chi ha contratto il covid19
- gli anziani
- persone con pregressi problemi psichiatrici
- persone particolarmente sensibili
- operatori sanitari
Che cosa dicono gli esperti?
Attraverso un questionario online si sono raccolti i dati per poter condurre uno studio scientifico.A tale questionario hanno partecipato 2400 persone, il tutto è stato coordinato dal Prof. Giampaolo Perna e dalla dott.ssa Daniela Caldirola. E’ emerso che:
- il 7-8 % degli intervistati ha aumentato il consumo di alcolici o di nicotina
- una buona fetta dei partecipanti ha avuto problemi con il partner (21%) o con i figli (13%)
- Il 50% dei lavoratori si sentiva molto più affaticato rispetto a prima
- Il 70% circa degli studenti dichiarava difficoltà di concentrazione
- il 33% ha diminuito o smesso di praticare attività fisica
- il 40% ha dichiarato di aver diminuito la propria attività sessuale.
C’è un dato molto importante da vedere:
- il 14% degli intervistati ha iniziato ad assumere ansiolitici o sonniferi e il 10% ha iniziato ad assumere antidepressivi, mentre il 19% di chi già li assumeva prima della pandemia ha avuto necessità di incrementarne il dosaggio
Questo ci da la misura di come alcune fasce di persone particolarmente sensibili ha manifestato problemi psicologici.
Un altro dato molto importante riguarda gli effetti fisici della pandemia:
- il 77% aveva paura di poter infettare in qualche modo altre persone
- il 65% ha dichiarato di avere in qualche misura paura di morire nel caso dovesse contrarre COVID-19.
- Il 90% aveva paura di infettarsi
Ora vediamo i dati specifici che riguardano lo stress pandemico:
- Il 21% ha riportato sintomi ansiosi significativi e interferenti sulle proprie attività quotidiane
- Il 20% ha riportato sintomi clinicamente significativi di disturbo post-traumatico da stress (
- il 28% ha lamentato sintomi ossessivo-compulsivi disturbanti e interferenti con le abitudini quotidiane
- il 55% degli intervistati ha dichiarato di aver avuto insonnia
- il 16,5% delle persone di aver manifestato sintomi depressivi tra moderati e intensi
- il 28,8% sintomi gravi di ansia
- l’8,1% sintomi di stress tra moderati e intensi
E’ doveroso fare un chiarimento: nel caso del disturbo post traumatico da stress è stato soprattutto manifestato da chi ha perso i familiari o dagli operatori sanitari.
In questo caso abbiamo avuto la seguente sintomatologia:
- incubi
- iperattività
- flashback
- disturbi
- distacco dalla realtà quotidiana
- perdita di interesse
- irritabilità
- insonnia
- scarsa concentrazione
- rischio di iniziare ad abusare di droghe, alcol o farmaci
I malati e lo stress da covid19
Il mio primo pensiero va alle persone che si sono infettate o che ci stanno combattendo: so bene che il livello di stress è molto alto. Ho purtroppo, negli anni scorsi, dovuto affrontare una brutta broncopolmonite e so quanto possa essere difficile.
Cosa si deve fare in questo caso?
- Darsi il permesso di non stare bene, anche se si hanno responsabilità in famiglia o sul lavoro, in questo momento bisogna lasciar perdere tutto e concentrarsi sulla salute
- Accettare l’accaduto e darsi tempo per metabolizzare
- Non avere fretta
- Parlare con chi ha avuto esperienze simili
- Cercare un sostegno psicologico
- Praticare la meditazione
- Non cercare di fare sforzi o contrastare l’affaticamento
- Mantenersi in contatto con le persone anche se si è in isolamento
In secondo luogo citerò qui i parenti delle persone defunte, anche loro hanno subito un carico di stress troppo elevato. Assolutamente non devono chiudersi in se stesse ma devono parlare con un terapeuta e condividere l’esperienza con chi come loro l’ha vissuta.
Come affrontare lo stress da covid19?
Partirò da un consiglio semplice e chiaro datomi da una psicologa: l’attivazione.
Se siamo apatici, se siamo svogliati, se non ci attiviamo questo stato perdura e ne subentrano altri depressivi.
Quindi prima di tutto non stare a letto più del dovuto, alzarsi, rifare il letto ed iniziare le proprie attività quotidiane.
Ogni giorno bisogna porsi degli obiettivi, piccoli, ma che siano:
- chiari
- concreti
- realistici
Secondo consiglio: l’attività fisica
Ho notato in me stessa che senza fare attività fisica lo stress prevale. Muoversi è fondamentale per contrastare lo stress, aiuta a scaricare ed a distrarsi. Nel mio caso amo il pilates ma per voi può essere la corsa, la camminata, il ballo etc. Lo so molte strutture sono ancora chiuse ma siate creativi: passeggiate nel parco, cercate lezioni di ballo su youtube, improvvisate una palestra in casa usando sedie, bottiglie d’acqua, gli scalini etc.
Terzo consiglio: facciamo ciò che ci fa stare bene
Molte persone, fra cui io, si rilassano cucinando, quindi in un periodo di stress perché non imparare qualche ricetta nuova?
Ci sono persone che invece amano leggere libri, suonare uno strumento, leggere, dipingere etc. Sono tutte azioni che ci fanno stare bene e ci consentono di scaricare ansia e stress.
Un consiglio particolare: imparate una nuova lingua. Anche se non siete particolarmente interessati provateci, la concentrazione e gli obiettivi che dovrete porvi sono un ottimo antidoto contro i segnali dell’ansia.
Ovviamente non possiamo non parlare di yoga e meditazione. Il mio maestro dice sempre “il respiro è la base di tutto”. Avete fatto caso a come respirate quando siete in ansia e a come lo fate quando siete rilassati? A volte quando si è in ansia si entra quasi in apnea. Il segreto contro l’ansia e per favorire il relax è il controllo del respiro.
Facciamo insieme un esercizio molto semplice: chiudete una narice, inspirate, trattenete qualche secondo, chiudete la narice ed espirate liberando l’altra. Lo facciamo almeno dieci volte. Vi sembra un esercizio sciocco? Invece è un esercizio molto importante nello yoga: riequilibra l’attività dei due emisferi e infonde calma.
Lo yoga è anche molto importante non solo sul piano meditativo, ma anche perché ci permette di fare stretching, di allungare i muscoli e di assumere posizioni che hanno un effetto benefico su mente e corpo.
Un altro aiuto prezioso contro lo stress da pandemia lo danno i contatti sociali. E’ importante non isolarsi ma chiamare gli amici, fare video chiamate o incontrarli se è possibile. Parlare con loro o con chi come voi sta vivendo una situazione di ansia. Serve a farsi coraggio, a cercare soluzioni insieme ed a non sentirsi soli.
Come sempre invito a sentire il parere di uno psicologo per affrontare e guarire in modo corretto dall’ansia.
Consigli per mamme e papà che affrontano lo stress pandemico
Per chi ha bambini è ancora più difficile, specie se sono in età scolare.
Se il bambino è molto piccolo facciamolo riposare sulla nostra pancia, nel mentre ascoltiamo una musica rilassante e moduliamo la respirazione.
Se i bambini sono un po’ più grandi la sera fategli un bagnetto caldo per aiutare il relax e fatevi anche voi una bella doccia calda.
Chiediamo ai nostri bimbi di chiudere gli occhi, chiudiamoli anche noi, ed immaginiamo una vacanza in un luogo che ci piace. Vi potete organizzare prima su un luogo comune ed ognuno racconta ciò che vede e che sente.
Se è possibile fare delle passeggiate all’aperto.
Darsi il cambio: mentre un genitore accudisce i figli, l’altro legge un libro, fa una doccia e si rilassa e viceversa.
Mettere su una musica divertente e ballare tutti insieme o fare il karaoke.
Inventare o riscoprire dei giochi: le ombre cinesi, il monopoli, il twister e via dicendo.
Se i bambini sono in età scolare e fanno domande, rispondere ai loro dubbi con informazioni chiare e precise.
Come ci accorgiamo se i nostri bimbi stanno soffrendo di stress pandemico?
Osservate i loro comportamenti: sono iperattivi? Sono più rumorosi del solito? Sono svogliati? Sono irritabili? Non riescono a concentrarsi?
Anche in questo caso vi invito a parlare con un esperto della psicologia infantile nel caso in cui da soli non si riesca a far fronte al problema.
Immagine di: https://pixabay.com/it/photos/maschera-protezione-virus-pandemia-4934337/