Stai attraversando un brutto momento: provi ansia e sei irrequieto, quindi tutti ti dicono di “calmarti” e questo fa aumentare la tua ansia, ti capisco benissimo, quindi cerchi le cause dell’ansia e per questo ti sei messo in rete per avere qualche consiglio e informazione in più.
Qualcuno dice che farlo è sbagliato: mi riferisco a cercare info su internet, se mi posso permettere, credo che questo sia vero a metà.
Purtroppo è vero che esistono tante informazioni fasulle su internet ma è vero anche che cercare informazioni come stai facendo tu sulle cause dell’ansia può darti quelle giuste indicazioni di base per comprendere il perché della tua angoscia, e avere coscienza del problema è una grande cosa che può farti scegliere cosa desideri fare, senza cadere dalle nuvole e per poter decidere quale strada e rimedio utilizzare per l’ansia.
Ecco cosa potrai scoprire in questo post:
- Quali sono le cause ansia?
- Perché si prova asia?
- Cosa puoi fare?
- Ansia cause psicologiche.
- Ansia cause fisiche.
- Ansia causata da stile di vita.
- Esercizi e consigli.
Sommario dei contenuti
Ma quali possono essere le cause dell’ansia che non ti lascia vivere sereno?
Capire il motivo dell’agitazione dovuta hai sintomi ansia depressiva, generalizzata o sociale che sia non è la cosa più semplice del mondo: infatti le motivazioni che stanno alla base dei sintomi ansiosi sono ancora in fase di studio.
Non ci sono verità che vanno bene per tutti, siamo meravigliosamente unici e diversi, tutto quello che oggi è vero, domani può essere smentito da qualche nuova scoperta, vero è che la nostra mente è straordinaria e straordinariamente complessa.
Per quale ragione si sente ansietà?
Non sono un medico, ma dalla mia esperienza di ansioso posso dirti in tutta onestà che le cause della mia ansia stavano principalmente nella mia vita, nel fatto che non avessi veri obbiettivi e non sapevo dove andare.
Infatti quando ho cominciato a darmi delle direttive precise e a scegliere quello che volevo essere l’ansia e le sue cause sono piano piano sfumate, in barba a chi mi voleva categorizzare come malato cronico.
Con questo è sempre meglio ascoltare l’opinione di chi è preparato in materia: medici e psichiatri in genere, ma nel mio caso specifico come in molti altri che conosco essendomi interessato e avendo partecipato a molti gruppi, la motivazione risiede in chi siamo, e soprattuto nel capire cosa vogliamo veramente essere.
Certo capisco che sentire queste parole ti fa salire l’ansia, ma credimi sono domande che vale la pena di farsi.
Se ci pensi bene si prova ansia e tensione quando non sappiamo cosa ci aspetta, il non sapere, il non poter controllare che poi si sviluppa in un sacco di azioni inutili e progetti non finiti che aumentano la frustrazione e l’ansia.
Quindi non sapere cosa si vuol fare della propria vita mentre osserviamo intorno a noi persone che raggiungono obbiettivi e vanno avanti -o perlomeno crediamo di osservare: si, perché noi ansiosi amplifichiamo le nostre pecche e debolezze ma amplifichiamo anche le doti altrui -dritti come treni: cosa c’è di più efficace per causare ansia?
Riflettici bene..?
La cagione del disturbo d’ansia, sta anche in un meccanismo di auto-conservazione dell’ansia stessa espressa nell’afflizione continua e nel tormento dei sintomi fisici che l’ansia causa: erroneamente non distinguiamo più le emozioni, le sensazioni, e gli eventi che generano ansia e ne sono la causa, ma ci identifichiamo con i sintomi fisici, quasi annebbiati e accecati da essi.
Infatti molte persone quando gli parli di “presenza” di consapevolezza si innervosiscono e rispondono:” si vabbè, ma io ho sempre mal di testa, mi tremano le gambe e mi sento svenire” oppure alla domanda cosa stai provando?
La risposta è:”Ma non so, ma mi sento agitato e mi batte forte il cuore!”.
Purtroppo senza lo sviluppo di consapevolezza del corpo e dei pensieri, che si ottiene rimanendo presenti a noi stessi è difficile venire a capo di tutto questo, si rischia di entrare in un circolo vizioso come in quei cartoni animati in cui il personaggio cerca di tappare i buchi che si formano nella sua barca con le dita, quando però i buchi superano i dieci, cioè il numero delle dita…allora si rende conto dell’inutilità delle azioni compiute e cola a picco con la barca.
Da cosa dipende l’ansia?Per ripartire con la tua vita datti una mossa.
Quale sia il movente e la causa di apprensione e ansia è quindi una indagine da fare, puoi farla fare se credi a chi vuoi, io non ti esorto a fare diagnosi fai da te interpella il tuo medico, è chiaro, ma puoi cercare in te stesso o in te stessa di capire, anche perché tutto quello che farai non serve a nulla se non trovi il coraggio di conoscerti a fondo, e in questo magari uno specialista veramente competente può aiutarti.
Anche In questa occasione la preoccupazione genera sintomi ansia, mi riferisco al tentativo di capire cosa fare: a questo riguardo ti dico anche che secondo la mia esperienza provare ansia è un po come avere il motore del motorino ingolfato, l’unico modo di sbloccarlo è spingerlo e provare ad avviarlo: quindi per rientrare nel circolo della vita: azione..azione azione!!
Devi fare, compiere azioni, essere dinamico.
E se ti chiedi: perché tutta questa trepidazione devi sapere che le scelte e l’indecisione sono caratteristiche e sintomi ansia che poi ne diventano anche la causa stessa, fare una scelta è un salto nel buio qualunque scelta sia perfino operarsi di appendicite che è un’intervento praticato da decenni può nascondere incognite, sennò perché farebbero firmare il consenso informato? Un consiglio: se ti devi operare non leggere nulla, è meglio per la tua ansia!
Ogni pretesto è buono per giustificare ansia e irrequietudine si trovano sempre scuse su scuse che frequentemente portano a fare la scelta più ovvia, che è anche quella più negativa: evitare di fare e di mettersi in gioco( se non lanci il tuo motorino ingolfato in quella discesa non saprai mai se parte!),
Quale è l’origine e causa dell’ansia quindi?
A questo riguardo ci sono molte opinioni adesso cercherò di elencare quelle più conosciute in modo che tu possa farti un buon quadro generale.
Ansia e cause psicologiche.
La fonte dell’ansietà è spesso sconosciuta a prima vista,
Le cause principali dell’ansia a livello psicologico possono essere traumi infantili, cioè tutte quelle cose che ci capitano da piccoli che ci portano ad essere insicuri, basta pensare a quando ci hanno sgridato senza farci comprendere il motivo cercando ( e riuscendo) di spaventarci per un possibile pericolo.
Un’altro motivo è sicuramente l’ambiente in cui viviamo: pensa che se vivi e sei cresciuto in un ambiente popolato da persone ansiose è molto facile assumere come convinzioni i processi psicologici altrui, che sicuramente non adottano per farci del male ma a loro tempo non si sono fatti le domande che tu adesso ti poni, che sii confermo essere un passo verso il tuo star meglio.
Le cause psicologiche dell’ansia spesso, sono legate al modo in cui pensiamo a noi stessi, il significato del termine Angst che significa qualcosa del tipo -sentirsi soffocare nelle strettoie- e questo ci riporta al topo in trappola, al sentirsi senza via di uscita quindi senza alternative, ma se ci pensi bene le alternative le dobbiamo creare noi, se non agiamo e rimaniamo chiusi in noi stessi quali alternative ci sono?
La radice dell’affanno causato da ansia e stress, non è legato secondo molti a effettive situazioni ma ad un passato soffocato e immerso in noi, sicuramente può essere vero, ma per non continuare a vivere nel passato che di fatto non esiste la cosa migliore, secondo me ovviamente è capire che il nostro massimo potrere è adesso, adesso è verità, e realtà, si tratta di comprenderlo e smettere di ricamare su quello che io chiamo “il dolore di fondo” quel bel pacchetto regalo che ci proviene dal passato e che in modo quasi oleografico si ripropone come proiezione del futuro.
Bisogna arrivare alla sorgente delle cause ansiose, ma non per ripercorrerle, semplicemente per accettarle, sapere che sono li, e che sei pronto a dirgli addio a tagliare i fili invisibili che ti tengono imbrigliato.
Qualsiasi sia il trauma o l’evento che in passato, per difenderti ti ha fatto pensare di stare in guardia e identificare quello che ti capita come un pericolo, era giusto, ma quando eri piccolo e avevi gli strumenti di un bambino: sei sopravvissuto, sei grande e forte ora non ne hai più bisogno, si grato a te stesso hai saputo difenderti ti sei protetto, ma ora devi voltare pagina.
Ansia e le sue cause fisiche: le tensioni muscolari mantengono le emozioni negative.
Ogni inizio è differente nelle manifestazioni ansiose e la causa dei sintomi fisici dell’ansia spesso è un mistero ,
In principio l’ansia sembra essere un malessere fisico ,
Il seme che ci porta a provare ansia risiede nelle sue cause fisiche e psicologiche,
Le cause fisiche che portano all’ansia possono essere da addebitare a malattie di vario tipo, il Diabete per esempio, le stesse malattie cardiache e molte altre ma quello su cui mi interessa porre la tua l’attenzione è l’implicazione delle rigidità muscolari nel protrarre e causare ansia.
Quando non vuoi sentire dolore cosa fai?
Trattieni il respiro e contrai i muscoli giusto?
E’ un meccanismo naturale una reazione fisica normale all’allarme per qualcosa che si sta per sentire, come l’ansia una paura e una difesa verso un pericolo potenziale, sottolineo potenziale.
Ecco che senza rendercene conto il nostro corpo assume una postura difensiva, i muscoli sono tesi, le tue gambe non sono naturalmente flesse e morbide ma tese e con i muscoli contratti.
Tutto questo, come in una memoria fisica dei tuoi stati abituali di ansia e tensione protrae e mantiene la tensioni stesse, anche dal punto di vista emotivo.
A fine articolo di suggerisco un esercizio per renderti conto che quello che ti ho appena detto non è campato in aria..
Cause dell’ansia da ricercare nel nostro stile di vita.
l’agitazione è normale in particolari momenti, ma come ogni situazione che riguarda ansia e panico il continuare oltre tempi ragionevoli presenta la possibilità di soffrire l’ansia cronica in forma acuta,
l’ansietà e le sue cause psicologiche sono da ricercare, secondo me non soltanto in qualche scompenso chimico ma anche nel tipo di vita che si conduce,
Lo stile di vita spesso porta apprensione e ansia, oggi è impossibile gestire tutti gli impegni e le varie problematiche legate al denaro al tempo e agli impegni senza sentirsi tesi e ansiosi, ma possiamo provare ( e riuscire ) a trovare dei momenti di evasione, in cui il tunnel angusto delle responsabilità si apre e mostra un celo limpido e un orizzonte chiaro e pieno di aria da respirare, in cui siamo liberi di immaginare la nostra vita come vogliamo che sia.
Sembra pazzesco vero? Ma è proprio così ti propongo un’inversione di pensiero.
La fantasia è in noi, ma siamo abituati credere che sia una dimensione infantile, se ci pensi noi uomini senza la fantasia o per colpa della fantasia negativa possiamo avere reazioni fisiologiche sessuali soddisfacenti o meno, capisci cosa intendo vero?
La maturità e la presa di responsabilità verso noi e chi ci ruota intorno limita la fantasia, ma come può essere che uno strumento così potente, che ha permesso a scienziati e artisti di cambiare il mondo e la realtà in senso concreto non sia importante?
Non sarà mica vero, come sostengono le numerosissime teorie di fisica dei quanti che lo ricordo sono legate all’infinitamente piccolo, che il pensiero realizza quello che viviamo?
Ma adesso non voglio divagare, quest’argomento lo riprenderò in un altro articolo ma sempre a proposito della fantasia di seguito esporrò alcuni consigli che possono esserti veramente utili.
Consigli per mitigare le cause dell’ansia.
Eccoci arrivati ad alcuni suggerimenti che spero, e sono sicuro che saranno molto utili quando parlavamo dei sintomi ansia psicologici ti ho detto come una possibilità è quella di non considerare il tuo passato ma di esprimere l’intenzione di cambiare la tua vita dall’attimo presente, ecco che adesso ti mostro un semplicissimo esercizio da fare in cui ti proporrà in un obiettivo settimanale.
Esercizio della realizzazione settimanale.
Al mattino quando ti svegli prendi un pezzo di carta o un quaderno e scrivi quello che vuoi che accada di bello dal lunedì in cui inizi questo esperimento, fino alla domenica successiva.
Scrivi tutto quello che desideri in forma presente, per esempio: “io sto bene e non ho attacchi di ansia“.
Costruisce una frase, una storia, che sia descrittiva e che non si limiti a dire quello che non vuoi accada, anzi la cosa migliore sarebbe scrivere tutto quello che vuoi che accada.
Cerca di scrivere dei periodi completi, cioè delle frasi che esprimano da sole un concetto, non c’è un limite nella lunghezza ma, devono essere delle frasi che riesci a tenere a mente, perché il tuo compito durante il giorno sarà quello di visualizzarle, ti faccio un altro esempio: “oggi mi sento bene, piena di energia, il mondo mi sorride, il sole splende le persone sono positive nei miei confronti e tutto va come io desidero“.
Nell’esempio di questa frase, dovrai chiudere gli occhi e vedere delle scene in prima persona, cioè tu sei il soggetto, quindi tu stai vedendo ciò che hai di fronte.
Puoi vederti allo specchio mentre sei sorridente e di bell’aspetto, puoi immaginare di incontrare un tuo collega di lavoro che ti fa dei complimenti sul tuo fisico, su come hai risolto un problema di lavoro, seguendo lo schema di quello che hai scritto.
Cerca di farlo un paio di volte durante il giorno[la visualizzazione].
Ogni due giorni, quindi il mercoledì e il venerdì la sera scrivi quello che dei tuoi desideri si è anche parzialmente realizzato, se non si fosse realizzato scrivi semplicemente: “ancora non si è realizzato (quello che vuoi realizzare) ma io so che mentre scrivo sta già accadendo”.
La domenica sera tira le somme dell’esperimento, sentirà i la differenza e scoprirai che via via che dichiari quello che desideri nella tua mente si apriranno nuovi idee su quello che vuoi, si tratta di iniziare a spingere il motorino ingrippato con la mente, e ricorda che quello che immagini e che riesci a stimolare con le emozioni, per il tuo cervello è reale.
Esercizio per rendersi conto di come il tuo corpo è teso.
Questo è un esercizio semplicissimo, poniti in piedi.
- Con i piedi distanziati alla larghezza delle spalle.
- Tieni la schiena dritta e piega leggermente le ginocchia.
- I piedi devono avere le punte leggermente verso l’interno.
- Il peso del tuo corpo deve essere sorretto dalle punte.
Il piede deve essere totalmente appoggiato quindi non devi alzare i talloni e stare sulle punte come le ballerine, ma devi spostare il baricentro del peso sulla parte iniziale dei piedi, cerca di stare in questa posizione per almeno 10 minuti, sicuramente comincerai ad avvertire delle vibrazioni, a seconda di quanto pieghi le ginocchia esse aumenteranno o diminuiranno, fai questo esercizio un paio di volte a settimana e vedrai che cosa accade.
Fammi sapere nei commenti cosa e come è successo, grazie ti auguro una splendida giornata!